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parlando di teoria la regola 0

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kb_master
view post Posted on 26/9/2009, 22:00 by: kb_master




CITAZIONE (shido68 @ 26/9/2009, 20:23)
Bè li ho riportati proprio per discuterne con voi e rifare certi discorsi mi risultava troppo lungo ;)

Anche io penso che i GDR classici vadano tutto sommato bene, ma se per decine di migliaia di persone al mondo è finita come indicato dai post che ho riportato il problema a mio avviso c'è ed è bello grosso.
Ovvero i manuali sono fatti male!

Fatti male proprio perchè trascurano queste possibilità e in certi casi la incoraggiano vedasi Vampiri e la sua Gold Rules!

Davvero Fabio in Vampiri c'è questa regola assurda per cui il DM può fare quel che gli pare SEMPRE e a suo esclusivo uso per definire; e non è un caso che un Master come Max si sia formato con WW e soci.

Per molti la coerenza narrativa vale più del regolamento e perdere anche solo mezzora a definire una incongruenza è una palla assurda.

Davvero ho visto giocare un sacco di gente e spesso un GDr è un teatrino dove il DM ha prestabilito quasi tutto e i giocatori debbono sempre chiedere il permesso per agire.

Questo è scritto nei regolamenti? nel migliore dei casi viene ignorato nei peggiori propone la R0 come soluzione, ovvero alla fini fine decidi tu master come cazzo ti pare.

E ti posso assicurare che puoi ingannare bene per anni i tuoi giocatori se sei bravo e questo non è davvero un bel modo di giocare.

Quello che dici non fa altro che confermare la mia tesi. Non sono i sistemi che non fuzionano, quanto i giocatori che non sanno giocare. E non è neanche colpa dei manuali, perché per 3 decenni questi problemi non ci sono stati, o sono stati enormemente più limitati.
Il problema è nella generazione del boom del gdr arrivata tra il 2001 e il 2006, forgiata a mmorpg e, soprattutto, che è arrivata tutta in una volta, e non tirata dentro da giocatori più esperti come è capitato a noi. In molti casi hanno dovuto imparare da soli con il solo aiuto dei manuali e con il punto di riferimento dei videogiochi. E' naturale che la stragrande maggioranza abbia preso abitudini sbagliate. I giocatori più esperti devono aiutarli a reimparare a giocare di ruolo.
NON è colpa dei sistemi. E non è compito dei manuali spiegare ai giocatori come gestire la socializzazione intorno al tavolo. Le persone sono dotate dicervello e devono usarlo, NON farsi dire dagli altri come usarlo. Dannazione.
I giochi di ruolo non sono per tutti. Chi non è adatto si cerchi un altro passatempo! Non deve essere il passatempo ad adattarsi a loro!

Il problema Vampiri...
Ok, Vampiri e la monnezza Whitewolf fanno caso a parte.
L'impressione, più passa il tempo, è che Vampiri non vada annoverato tra i gdr classici, ma vada messo in una categoria a parte.
La stessa presenza di una regola d'oro che rende la volotà del master superiore ad ogni altra cosa ne è una prova.
Il mio sospetto è che Vampiri sia nato compe la più classica delle opposizioni, in questo caso all'hack&slash rappresentato del D&D: in D&D la narrazione e l'interpretazione erano ridotte all'osso, quindi si è cercato di mettere insieme un qualcosa che mandasse del tutto a quel paese azione e combattimento e si concentrasse per la maggior parte sulla narrazione. Il problema è che è un esperimento venuto male, che magari poteva fuzionare quando è stato creato, ma che non si è saputo evolvere come invece hanno fatto i gdr classici e ormai è del tutto superato come concept (che poi qualcuno voglia giocari comunque è un'altra questione).
Alla fine, Vampiri non è poi tanto diverso dai giochi narrativi: entrambi si focalizzano sulla narrazione. Solo che, mentre Vampiri affida la narrazione totalmente in mano al master escludendo i giocatori, i giochi narrativi si basano su una finta collaborazione tra tutti i partecipanti (in realtà si basano su una narrazione a rotazione, che però si realizza attravero la periodica esclusione di tutti gli altri dalla narrazione, ma questa è un'altra questione).
 
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27 replies since 22/9/2009, 16:39   826 views
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