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parlando di teoria la regola 0

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Zagreus
view post Posted on 26/9/2009, 10:53 by: Zagreus




Ammetto che non sono mai stato un bravo master,e che spesso preparavo le sessioni il giorno stesso, causando caos e stravolgimenti, ma ora voglio esporre un attimo i miei pensieri:
1)Il fatto che il master possa fare quello che vuole è vero MA non è una regola, è un suggerimento. Se il gioco diventa troppo arbitrario il giocatore non ha solo le 2 dinamiche difensive espresse prima, può semplicemente smettere di giocare con un cattivo master (cosa che mi è capitata agli inizi con master inesperti).
2)Se al gruppo il tiro di dadi celato non va bene, allora chiede al master di farlo ala luce del sole, e se lui lo nega, allora è palese che non si sta GIOCANDO di ruolo, ma che si sta facendo TEATRO e io ho una parte già scritta.
3)Se il master è davvero così onnipotente come mai è capitato a tutti di trovarsi giocatori che lo prendono contro piede facendo cose che non si aveva previsto?
4)Sembra che i giochi non indie abbiano visto succedersi solo master schiavisti che hanno imposto il loro volere al giocatore, ma non credo sia così. Se giochi ad un D100 e non sei in una situazione in stile "occhio del ciclone", non puoi raccontare al tuo giocatore che ha fatto meno della sua %che non c'è riuscito. Se lo fai stai barando, e non c'è regola 0 che possa dimostrare il contrario.

Secondo me appunto il problema è che si è presa come regola aurea quella che, IL MASTER PUO' TUTTO. Ma come ci hai mostrato tu, Mirko, incazzandoti con noi perchè mettavamo tutte le tue decisioni nelle tue mani, senza praticamente giocare, il master è al tavolo per giocare, e, se è un master corretto, è ben lieto di non usare quella regola 0, o di farlo solo in casi limiti. Non me ne voglia Fabione, ma la dimostrazione è stata quando abbiamo giocato con lui. Il nostro gruppo era ancora giovane e abbiamo fatto le peggio cose. Io mi sono imposto (come al solito) a livello di gruppo facendo quello che volevo perchè il master non mi dava freno,e Fabio, durante Cyberpunk, ha cambiato regole spaziotemporali per fare in modo che l'Idol venisse colpita (ti ricordi Mirko, tutta la discussione su chi andava sulla moto, chi sulla macchina, e l'attentato?). Ma nessuno ha detto, chi se ne frega, e nessuno ha detto, no dai va bene così se no non facciamo gioco di ruolo ma perdiamo tempo a decidere.

Temo che il problema che c'è adesso sia alquanto differente. Giocando molto con i videogiochi (che per quanto aperti hanno binari pre costruiti) e vivendo in un'era dove se compri un forno a microonde in america c'è scritto di NON metterci dentro il gatto (e non sto scherzando, c'è scritto perchè qualcuno lo ha fatto e poi si è lamentato con la ditta costruttrice del fatto che non c'era scritto nulla nelle istruzione che dicesse di non farlo), credo che abbiamo iniziato a sentire bisogno di una sorta di tavole dei comandamenti. Regole chiaramente scritte e inappellabili. Credo che questa necessità ci abbia portato ad avere una notevole rigidità mentale, e a non saper distinguere consigli e regole. Non credo sia vero che nei vecchi manuali non ci siano regole ma solo tabelle sulla dinamica delle azioni e consigli. Credo semplicemente che le regole fossero sotto intese in relazione ad una esperienza di gioco appagante per ambo le parti del tavolo (master e giocatore). Credo che questa sia la regola 0, divertirsi assieme seguendo un insieme di regole che A VOLTE, per aumentare il divertimento, il pathos, la suspance o come cavolo vuoi chiamarla, possono essere sospese. POSSONO non devono.

Personalmente, da quando ho iniziato a giocare con te Mirko, come master, non ho mai tirato nascondendo i dadi dietro al paravento, e, se un tiro voleva dire morte, pazienza, il pg era morto. Poi magari a livello di storia poteva anche accadere che tornasse in vita il personaggio (se era previsto dal plot), oppure, se i giocatori si impegnavano in qualche missione di resurrezione, potevo mettere in standby la narrazione principale e fargli fare una quest per far tornare in vita il loro compagno.

Purtroppo non ho ancora avuto modo di giocare a giochi indie ma mi ispirano parecchio. Ma credo che anche in questo caso, ci possano essere prevaricazioni da parte di singoli giocatori, magari dotati di parlantina ed inventiva superiori agli altri e che piegano la storia come vogliono loro.
Probabilmente il focus del problema si sposterà dal master (che non gioca in maniera corretta oppure che non sa fare il suo "mestiere") al gruppo(che magari non è un gran gruppo oppure è mal assortito) dato che la narrazione è questa volta appannaggio di più persone.

Ora vi saluto che vado a fare la spesa e a disegnare :P
 
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27 replies since 22/9/2009, 16:39   826 views
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